Il nostro studio d’Architettura esegue Progettazione Architettonica e Pratiche Edilizie per la ristrutturazione, manutenzione ordinaria / straordinaria di appartamenti, uffici e negozi. A seconda delle necessità, Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA), Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA).
Il termine Urbanistica indica la “trasformazione degli organismi edilizi con un insieme sistematico di opere che possono portare anche a un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente” (Testo Unico dell’Edilizia)
La CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata), viene uilizzata per interventi di manutenzione strordinaria , quelle opere necessarie alla sostituzione e/o al rinnovamento di parti non strutturali dell’edificio, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso.
I lavori edilizi possono partire subito, il giorno stesso in cui viene presentata al Comune la pratica urbanistiche.
da €600+Rilievo
La Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) è una procedura amministrativa introdotta dalla Legge 122 del 2010
I lavori possono essere iniziati immediatamente, il giorno stesso in cui la pratica viene presentata al Comune.
Tuttavia, il Comune ha 30 giorni di tempo per compiere le necessarie verifiche e, nel caso in cui riscontrasse qualche irregolarità, può interrompere i lavori. Trascorso questo lasso di tempo però, non può più intervenire se non in caso di danni o pericoli per il patrimonio artistico, per la salute e la sicurezza delle persone.
da €900+Rilievo
Si usa la Scia in alternativa al permesso di costruire (SCIA 2) per interventi di ristrutturazione edilizia che porti a un organismo edilizio del tutto o in parte diverso dal precedente e che comporti modifiche della volumetria complessiva o dei prospetti, o della sagoma (immobili sottoposti a vincoli).
Per interventi di ristrutturazione edilizia che, solo per gli immobili nei centri storici, comporti un cambio della destinazione d’uso,
In questi casi, dopo la presentazione della Scia è necessario aspettare almeno 30 giorniprima dell’effettivo inizio dei lavori.
su preventivo
Il Permesso di costruire si usa nel caso in cui si inizino opere di nuova costruzione; si facciano interventi di ristrutturazione urbanistica; per lavori di ristrutturazione edilizia che porti un edificio in tutto o in parte diverso dal precedente.
su preventivo
Per la CILA e per la SCIA, la progettazione, comprensiva di rilievo architettonico, inclusa nell’offerta base è quella minima utile alla protocollazione della pratica.
L’offerta base si riferisce ad immobili fino a 150 mq, per metrature superiori forniamo preventivi personalizzati.
La direzione lavori (DL), l’accatastamento DOCFA, gli Studi Preliminari e la Progettazione Esecutiva, quando necessari, vanno considerati a parte.
* La complessità e i mq di progetto possono incidere sul compenso richiesto e quindi un preventivo accurato puó essere redatto solo dopo un sopralluogo.
Sopralluogo e rilievo architettonico dello stato attuale. Per immobili fino a 150 mq.
da €200
Analisi degli spazi e proposta con planimetrie di varie soluzioni progettuali. Per immobili fino a 150 mq, rilievo compreso.
€550
Disegni con i particolari esecutivi da fornire alla ditta che realizza i lavori.
su preventivo
L’11 dicembre 2016 è entrato in vigore il decreto “Scia 2” (D.lgs. 222/2016) che modifica il Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001) e che dovrebbe semplificare la normativa riguardante i procedimenti da seguire per la realizzazione degli interventi edilizi.
Sono cinque le procedure edilizie principali: Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), permesso di costruire, Scia alternativa al permesso di costruire (SCIA 2) e attività di edilizia libera.
Scompaiono quindi la Dia e la Cil.
Le Regioni e gli Enti locali avranno tempo fino al 30 giugno 2017 per adeguarsi alle nuove disposizioni.
«Scia 2» tabella unica nazionale con tipologia di intervento e titolo abilitativo
Sono “interventi di ristrutturazione edilizia”, gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti.
Sono “lavori di manutenzione ordinaria” gli interventi edilizi necessari alla riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture e dei materiali esistenti di un edificio e quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti (ad esempio: sostituzione di pavimenti, di impianti esistenti; rifacimento di un bagno, una cucina; spostamento di una porta o di un tramezzo; sostituzione e manutenzione di parti di impianti esistenti.
Sono “lavori di manutenzione straordinaria” quelle opere necessarie alla sostituzione e/o al rinnovamento di parti strutturali dell’edificio, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. (Ad esempio: sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, con modifica di materiale e di tipologia di infisso; realizzazione e adeguamento di opere accessorie come canne fumarie, centrali termiche, scale di sicurezza, ascensori; consolidamento delle strutture nelle fondazioni o in elevazione; rifacimento di scale e rampe.) Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Sono “interventi di restauro e di risanamento conservativo”, gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio.
La Comunicazione Inizio Lavori Asseverata in Sanatoria – è una pratica amministrativa che bisogna redigere in caso di lavori effettuati in assenza di titolo abilitativo del proprio appartamento, negozio, ecc.
Può essere usata solamente se i lavori eseguiti sono amissibili e comporta il pagamento di una sanzione che per il comune di Roma è di €1000.
Con la SCIA 2, scompare quasi del tutto la CIL. C’è un “residuo”: le opere che soddisfano esigenze contingenti e temporanee, e che vengono rimosse al massimo entro novanta giorni dalla fine della necessità, diventano edilizia libera ma conservano un obbligo di comunicazione inizio lavori (una sorta di CIL).
CILA | per interventi di manutenzione straordinaria |
SCIA | per interventi di manutenzione straordinaria con modifiche delle parti strutturali che non comportino modifiche volumetriche e di destinazione d’uso |
SCIA 2 | per interventi di manutenzione straordinaria con modifiche delle parti strutturali e con modifiche volumetriche e di destinazione d’uso |
Permesso di Costruire | per interventi di nuova edificazione e di cambio di destinazione d’uso |
Attività di Edilizia Libera | per interventi di manutenzione ordinaria |
Non serve alcun permesso né comunicazione per gli interventi di:
– manutenzione ordinaria comprese le tinteggiature interne, la sostituzione di porte e di impianti, purché senza innovazione.
– opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, comprese le intercapedini interrate e non accessibili, le vasche di raccolta delle acque, i locali tombati;
– installazione di pannelli solari e fotovoltaici per gli edifici, al fuori dei centri storici;
– aree ludiche senza fini di lucro;
– elementi di arredo delle aree pertinenziali;
– gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;
– gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti che alterano la sagoma dell’edificio;
– le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico (tranne le attività di ricerca di idrocarburi) eseguite in aree esterne al centro edificato;
– i movimenti di terra pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, anche gli interventi su impianti idraulici agrari;
– le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola;
I lavori di edilizia libera, cioè quelli di manutenzione ordinaria, non rientrano nei bonus fiscali. Sono invece compresi nelle agevolazioni i lavori che richiedono la comunicazione di inizio lavori e quella di inizio lavori asseverata.
Il Piano Casa è nato nel 2008 col D. Lgs. n.112 del 25 giugno, con il duplice obiettivo di rilanciare il settore edile e soddisfare le esigenze abitative delle famiglie italiane.
Il piano casa aveva istituzionalmente preso corpo con 1° aprile 2009, mediante un’intesa fra Stato e Regioni, ognuna delle quali ha poi dato vita a un proprio Piano casa.
L’accordo era che per un periodo “eccezionale”, previsto in origine di un anno e mezzo, il Piano casa avrebbe consentito, in deroga agli strumenti vigenti, e a fronte di un pacchetto di migliorie, bonus volumetrici standard: fino al 20% per gli ampliamenti (fino ad un massimo di 70 mq), fino al 35% per le più radicali sostituzioni; cambio di destinazione d’uso; demolizione e ricostruzione degli edifici con aumento di volumetria; recupero dei volumi accessori (come i sotto tetti).
La possibilità di usufruire del Piano Casa Lazio è terminata il 31 maggio 2017.
Sta per essere approvata la nuova legge per la “Rigenerazione Urbana” che assorbirà le funzioni del Piano Casa.
Arch. Valentina Battisti
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